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Emergenza bollette: Silvana

Silvana fa l’operaia da quando aveva 14 anni. È una donna forte, difficile vederla abbattuta di fronte alle difficoltà della vita. Ha imparato fin da piccola che si deve andare avanti. A tutti i costi. Ha partorito una figlia molto presto, quando era giovanissima. La figlia ora è una donna che vive all’estero e il marito è un ex marito, che non ha saputo tenersi stretta la famiglia.

Vive da sola in una casa dove è costretta a pagare un mutuo che sembra eterno senza nessun aiuto, ma fino a qualche tempo fa ce la faceva. A fatica, ma ce la faceva. La disgrazia è arrivata circa un anno fa: nevralgia invalidante alle mani. Dopo anni e anni di lavoro ripetitivo e meccanico in fabbrica, le sue mani sono incapaci di muoversi. Il danno e la beffa, visto che senza l’uso capace delle mani Silvana non può più lavorare come operaia.

Consigliata dal medico di famiglia inizia la procedura per ottenere l’invalidità ma i tempi sono lunghi e non le è ancora stata riconosciuta la malattia professionale. La sua patologia infatti è strettamente legata al lavoro usurante che ha svolto per anni, quindi ne ha tutto il diritto. Ora sarebbe anche disposta a trovare un nuovo impiego, e ha fatto numerose ricerche, in questi mesi, ma sono tutti falliti dopo pochi giorni a causa del dolore lancinante provato alle mani. Trovare un lavoro senza l’uso delle mani è un’utopia.

Silvana ingoia il boccone amaro dell’imbarazzo e si decide così a rivolgersi a Caritas per chiedere un aiuto in attesa che le venga riconosciuta l’inabilità lavorativa e possa continuare a sostenere la spesa del mutuo, con i pochi risparmi rimasti da parte. Non può perdere anche la casa, la sua casa, non se lo merita. Aiutaci a ridare un po’ di forza a Silvana, pagando la bolletta della luce di 253€ e quella del gas di 384€.

Obiettivo Raggiunto!

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