Paolo's Home - Caritas Fabriano
Nascere con una disabilità è una doppia condanna, in alcuni Paesi del mondo. Nelle grandi baraccopoli del Kenya, per esempio, i bambini e le bambine che soffrono di disabilità e patologie mentali vivono rinchiusi nelle proprie case, non possono essere mostrati alla comunità. Avere un figlio disabile è un disonore per la mamma, che viene abbandonata da tutti e lasciata sola ad affrontare il dolore, la paura e la vergogna per quel figlio che tanto ama.
A Kibera, uno dei più grandi e poveri slum di Nairobi, Paolo’s Home offre fisioterapia e supporto ai bambini con disabilità psicofisica che vivono nelle baracche, permettendo loro un futuro, la salute e la possibilità di non venire isolati dal mondo. Padre Kizito, missionario comboniano dal “cuore” africano, ha realizzato questo centro in collaborazione con Caritas di Fabriano, ora gestito e sostenuto dal punto di vista sanitario dal personale della onlus Cittadinanza di Rimini. Oggi offre assistenza a centinaia di bambini e prova a sensibilizzare l’intera comunità su un problema davanti al quale non possiamo chiudere gli occhi.
Funziona così bene e c’è una tale necessità di luoghi come questi che sta nascendo Paolo’s Home anche a Riruta, quartiere molto popoloso di Nairobi, dove Padre Kizito risiede. Fisioterapia, logopedia, riabilitazione, visite mediche, inserimento scolastico: le premurose cure che tutti noi rivolgiamo ai nostri figli, in Africa diventano attenzioni preziose e impossibili da mettere in atto. Prendersi cura di questi bambini e di queste bambine significa strapparli da una morte prematura, da una vita sventurata e da un isolamento sociale disumano, che coinvolge l’intera famiglia.
Avviata da poco la costruzione fisica della nuova struttura, vorremmo dedicarci alle spese per le attività sanitarie e psicologiche almeno di un anno, per una cifra totale di 30.000 euro. In questa somma sono comprese tutte le spese dell’ambulatorio, del centro diurno, del supporto alle famiglie e del programma scuola e comunità. Non possiamo pensare che un bambino o una bambina che nasce in una zona disperata di Nairobi debba nascondersi perché epilettico o autistico: è nostro dovere prenderci cura degli ultimi tra gli ultimi, per affermare la dignità di ognuno di noi e soprattutto dei più fragili.
Aiuta anche tu Caritas Fabriano...